Come contestare una multa per divieto di sosta

Il costo multa per divieto di sosta può variare dai 41 agli 84 euro a seconda dell’infrazione commessa e se a commetterla è un’auto o motociclo. La sanzione comprende inoltre la perdita di due punti patente.

Se ritenete di non aver commesso tale violazione o che il verbale contenga errori o vizi di forma potete contestare la multa per divieto di sosta facendo ricorso.

Di recente, tra i motivi per cui di solito si decide di impugnare la multa per divieto di sosta spicca la sanzione per il ticket del parcheggio scaduto. Molti automobilisti ritengono infatti ingiusto equiparare il ticket scaduto al mancato pagamento della sosta… e la legge gli ha dato ragione.




Il parcheggio nei centri abitati, la sua organizzazione e tariffario, sono di competenza del Comune. Secondo il Codice della Strada nelle aree di parcheggio dove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma, l’automobilista ha l’obbligo di pagare il “ticket”, ma non considera una violazione il protrarsi della sosta allo ‘scadere del parcheggio’.

Secondo gli ultimi casi finiti sulla cronaca, quello di Lucca e quello di Modena, e la relativa nota n. 53284 del 12 maggio 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, chi sosta con il ticket del parcheggio scaduto non commette una violazione del CdS ma un’inadempienza contrattuale che comporta per l’Amministrazione creditrice un recupero delle tariffe non riscosse.

Ciò significa che il Comune potrà chiedere solo la differenza del costo calcolato dal momento in cui il titolo di sosta esposto sull’auto scade, ma certamente non può emettere una multa per divieto di sosta in quanto non è stata commessa nessuna violazione. Quando questo accade il Comune fa uso di una disposizione impropriamente a discapito degli automobilisti.

Ci sono due strade per impugnare una multa per divieto di sosta: il ricorso al prefetto e il ricorso al giudice di pace.
Il ricorso al giudice di pace ha dei costi fissi di circa 55,00€ e avete 30 giorni di tempo dal momento della notifica per poterlo presentare. Per il ricorso al prefetto avete 60 giorni di tempo e dovrete pagare solo i costi della raccomandata a/r.

L’unica eccezione per cui non potete contestare una multa per divieto di sosta (così come nessun tipo di sanzione) è se avete già effettuato il pagamento: nessuna causa civile potrà farvi riavere indietro i soldi.
Se invece vi è capitato di pagare la sanzione entro i primi 5 giorni dalla notifica, ma senza usufruire dello sconto del 30%, potete recuperare quanto versato in eccesso. In questo caso non dovete procedere con un ricorso al prefetto o giudice di pace, ma sarà sufficiente fare richiesta presso il comando che ha emesso la sanzione.

Prima di procedere con un ricorso per contestare una multa per divieto di sosta, accertatevi di avere tutti i documenti necessari per  avvalorare le vostre motivazioni. Nel caso in cui la contestazione viene rigettata, il prefetto o giudice di pace emette un’ordinanza-ingiunzione per il pagamento di una somma non inferiore al doppio della sanzione minima per la violazione, più le spese del procedimento.