STOP alle multe per tagliando del parcheggio scaduto

Quanto tempo sprecato al volante cercando di riuscire a trovare un buon parcheggio gratuito e, dopo l’infinita ricerca doversi rassegnare all’idea che dovremo lasciare la macchina sulle strisce blu.
Quindi andiamo alla ricerca dei “gratta e sosta” o del parcometro più vicino. Il fato però è sempre in agguato e, appena scaduto l’ultimo tagliando sbuca da dietro l’angolo un alacre ausiliare della sosta, pronto a multare la nostra macchina mentre noi, un chilometro più indietro, stiamo perdendo un polmone nel tentativo di evitare ciò che purtroppo sta già accadendo.

Ma questa storia può avere comunque un lieto fine, perché se sul parabrezza troverete una multa per tagliando di sosta scaduto, sappiate che essa non è valida, in quanto il codice della strada non la prevede in alcun articolo.
A venirci in soccorso è anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in una nota (Divisione II. Prot. 25783) scrive:

“Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione… Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997. A parere di questo Ufficio in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi prospettate da codesto Comune, di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure “jure privatorum” a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario…”

Nel caso di queste sanzioni si dimostra però più utile ricorrere al Prefetto competente, infatti per il Giudice di Pace serve il pagamento di una tassa di 37€ che, essendo praticamente pari al valore della multa, farebbe perdere tutta l’utilità di un ricorso.
Se si intende ricorrere è inoltre utile sapere che il 98% di queste rimostranze verso i divieti sulle strisce blu sono andati a buon fine, con la sola imposizione agli automobilisti di pagare la differenza di tempo non contemplata nel titolo acquistato.

Quindi, ed è il ministero a dirlo, i comuni non potrebbero elevare i famigerati verbali che da un minimo di 25 si spingono anche fino a 40 euro, essi infatti non sono validi. In caso si venisse “pizzicati” col gratta e sosta o il tagliando del parchimetro scaduti il comune potrebbe solo obbligarci a rifondere la parte della sosta da noi effettuata senza il pagamento, ma non una fantomatica sanzione. Naturalmente se non viene esposto alcun tagliando all’atto di lasciare la macchina sulle strisce blu la multa c’è, è prevista e va pagata.