Aumento del bollo auto fino al 12%

Nei giorni caldi dedicati alla presentazione della riforma relativa alla pubblica amministrazione, l’attenzione è caduta anche sul possibile rincaro del bollo auto. E’ questa la novità più inattesa che figura nella proposta di rinnovamento della PA, del quale si sta attualmente occupando l’esecutivo.
Nel disegno di legge sulla riforma della Pubblica amministrazione si prevede, tra i punti principali, l’aumento del bollo auto e l’eliminazione del superbollo. Quest’ultimo è il bollo ideato nel 2011 dai governo Berlusconi e Monti per colpire le auto con più di 185 Kw (250 cavalli). Purtroppo a tale mossa corrisponde l’aumento del bollo che dal 2015 sarà soggetto ad incrementi fino al 12%, a discrezione delle varie regioni.
La burocrazia invece dovrebbe subire uno snellimento, con la nascita dell’archivio unico presso il ministero delle Infrastrutture (ancora incerto il futuro del PRA, il pubblico registro automobilistico) mentre viene abolito il certificato di proprietà, al suo posto la Carta unica del veicoli. Saluta anche l’Ipt , tassa sul passaggio di proprietà auto, che sarà sostituita dall’imposta regionale di immatricolazione, che sarà definita dal caratteristiche più specifiche del mezzo, sulla falsariga del bollo: tipo, categoria, emissioni e potenza. Le regioni saranno comunque libere di fissare un aliquota variabile che arriverà fino al 30%.